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BOLOGNA E I SUOI PORTICI: PATRIMONIO DELL’UNESCO, Art Hotel Commercianti

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BOLOGNA E I SUOI PORTICI: PATRIMONIO DELL’UNESCO

Aprile 01 2024
ARTE CURIOSITÁ BOLOGNA
Non esiste al mondo un'altra città che abbia tanti portici quanti Bologna: tutti insieme misurano in lunghezza quasi 40 chilometri solo nel centro storico, e raggiungono i 62 km contando quelli fuoriporta. Ciò che li caratterizza maggiormente è sicuramente la storia che hanno alle spalle, antica e affascinante; infatti, la loro nascita è molto particolare, e non tutti sanno che, in principio, non furono creati per riparare dagli agenti atmosferici come principalmente vengono utilizzati oggi.

Origine dei portici

L'origine dei portici è legata al periodo di espansione della Bologna medievale, quando l'inaugurazione dell'Università nel 1088 portò in città studenti e dotti da ogni parte d'Italia e del mondo. Di fronte al forte incremento della popolazione fu necessario ampliare gli spazi abitativi e le attività commerciali e artigiane del tessuto urbano, senza però occupare il suolo pubblico e togliere spazio utile alla vita cittadina. I portici erano la soluzione ideale: permettevano di ampliare la parte superiore degli edifici e, allo stesso tempo, offrire riparo dalle intemperie e dal sole.

Nati in modo quasi spontaneo, furono regolamentati dal 1288 con un bando del Comune che impose l'aggiunta dei portici alle case già edificate e stabilì che le nuove costruzioni dovevano essere erette con un portico. Da quel momento il portico divenne ufficialmente il luogo dello scambio e del commercio, nonché lo spazio in cui gli artigiani tenevano il loro laboratorio. Alcuni rari portici in legno sono però sopravvissuti nel centro storico di Bologna fino ai nostri giorni.
Per vedere coi propri occhi questa incredibile testimonianza del passato basta cercare la suggestiva Casa Isolani in Strada Maggiore, protagonista della leggenda delle tre frecce che osservando attentamente si possono ancora oggi scorgere nel soffitto. Oppure andare sotto alle Due Torri e ammirare gli attigui porticati delle Case Reggiani-Seracchioli. Un paragrafo a parte merita il portico che si inerpica fino al Santuario della Madonna di San Luca, una successione di 666 archi per un totale di 3,796 km, che ne fanno il più lungo al mondo. Fu costruito tra il 1674 e il 1739 per motivi religiosi: era necessario, infatti, proteggere i fedeli che ogni anno assistevano alla processione dell’immagine sacra della Madonna di San Luca fino al centro storico, un rituale ancora oggi celebrato.


Infine l’edificio che ospita il nostro Hotel di charme nel centro di Bologna , l’antico Comune di Bologna del XII, vanta un portico molto importante dal punto di vista architettonico con un bellissimo pilastro polistilo perfettamente conservato che viene spesso ammirato da studenti e visitatori. Oggi, i Portici di Bologna assurgono a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Questo a conferma che la nostra città sia un’autentica culla della cultura, dell’arte e della bellezza architettonica.
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